Scrive Tiziano Rizzo in I ponti di Venezia (1984): Una delle molte illustri vittime della smania distruttrice che caratterizzò il periodo della seconda dominazione francese (1806-1814) fu la chiesa di Santa Croce, che sorgeva con l'annesso convento presso il rio dei Tolentini, con la facciata laterale prospicente il Canal Grande, là dove ora giungono i Giardini Papadopoli. La chiesa, della quale conserva il nome non soltanto il ponte, ma tutto un sestiere della città, che si stende da San Cassiano a Santa Maria Maggiore, era tra le più antiche di Venezia per fondazione (anno 568?), e fu ricostruita l'ultima volta sul finire del '500 su progetto di Antonio da Ponte, l'architetto del ponte di Rialto.
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