Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... E' tradizione che la chiesa di S. Maria Mater Domini sorgesse nel 960 per opera delle famiglie Zane e Cappello, e che fosse sacra in origine a S. Cristina, venendo a quel tempo uffiziata da monache. Nel 1503 atterrossi, e si rifabbricò, "mettendo", dice il Sanudo, "l'altar grando a l'incontro dove era".
Havvi un decreto del Consiglio dei X, colla data del 24 aprile 1488, per cui ordinavasi che, essendo il portico della chiesa di S. Maria Mater Domini ricettacolo, specialmente in tempo di notte, di sodomie ed altre disonestà, né potendo esso, per la sua posizione, essere distrutto, come aveasi fatto d'altri portici, venisse cinto di tavole, e fornito di una porta, la quale si dovesse chiudere dopo le ore ventiquattro.
In "Campo S. Maria Mater Domini" esistono ancora gli antichi edificii della famiglia Zane, che, secondo le cronache, vennero nel 1310 bollati col S. Marco, avendo chi li possedeva preso parte alla congiura Tiepolo-Querina. L'edificio presso la chiesa ha tuttora sul pozzo della corte interna la volpe rampante, stemma della famiglia Zane.
|