Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...Ritroviamo nelle «Raspe» dell'Avogaria, che una "Maria a Ballotis", da S. Salvatore, ottenne il 10 aprile 1424 l'annullamento d'una condanna inflittale, con sentenza 18 marzo 1422, dal Magistrato del Mobile. Costei poteva essere «dalle Ballotte» di cognome, oppure venir così chiamata perché fabbricasse, o vendesse le «ballotte», o pallottole, inservienti alle votazioni...
È probabile che presso questo ponte si fabbricavano le ballotte (palle, pallottole) che venivano usate per le votazioni del Maggior Consiglio, la massima magistratura della Repubblica di Venezia, e per l'elezione del doge.
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