Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... Nel secolo XVI il Sansovino costrusse in questa situazione un palazzo pei Dolfin della «Ca' Grande», dai quali esso passò nei Pesaro, e quindi nei Manin. Il doge Lodovico Manin voleva rifabbricarlo di pianta, ma poscia ne conservò la facciata dietro i consigli del p. Benedetto Buratti. ... Il "Ponte Manin" dicevasi anche nel secolo XVI "Ponte della Riva del Carbon», come appare dalla legge seguente del Magistrato alle Acque: "Sia rifatto et alzato il Ponte della Riva del Carbon acciocché le Barche vi possino passare di sotto. 1574, 12 Gennaro".
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