Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...E' noto che Venezia era anticamente divisa in due fazioni, un vestigio delle quali notasi ancora nelle regate. L'una chiamavasi dei Castellani, e l'altra dei Nicolotti. La prima era composta dagli abitanti delle parti orientali della città, alla cui estremità giace Castello; la seconda dagli abitanti delle parti occidentali, che vengono conterminate da S. Nicolò dei Mendicoli. I Castellani portavano per distintivo il berretto e la sciarpa rossi; i Nicolotti, invece, il berretto e la sciarpa neri. Nulla si sa di preciso intorno l'origine di queste fazioni. Chi le fa derivare dalle guerre civili fra quelli d'Eraclea e quelli di Jesolo, dopo le quali gli uni e gli altri vennero a stabilirsi in queste isole. Chi dall'uccisione di un vescovo di Castello, avvenuta per opera dei Nicolotti. Il governo alimentava le rivalità dei due partiti per avere uomini animosi ed addestrati alle zuffe, e forse per mantenere divisi i sudditi in modo che, se una porzione si fosse mai sollevata, l'altra fosse pronta a reprimere la ribellione.
Ove i Castellani ed i Nicolotti cercavano maggiormente di superarsi a vicenda, era nel così detto combattimento dei pugni, che sottentrò alla guerra delle canne, o dei bastoni. Questo combattimento si permetteva da settembre a Natale, e facevasi per lo più sopra i ponti, fra i quali avevano la preferenza quello di S. Barnaba, di cui ora parliamo, e che perciò fu chiamato "Ponte dei Pugni", e quello di S. Fosca.
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