Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...Fino dai primordi del secolo XV esisteva presso la chiesa dei Frari una confraternita sotto l'invocazione di S. Rocco. Unitasi ad un'altra confraternita, che in onore del medesimo Santo esisteva in S. Giuliano, edificò nel 1478 un tempio sacro a San Rocco, e nel 1481 fu ascritta dal Consiglio dei X fra le scuole grandi della città. A mezzo di due monaci Camaldolesi, riuscì eziandio nel 1484 di trafugare da Voghera il corpo del suo Santo protettore. Senonché, per ignoti motivi, si allontanò nello stesso anno dai Frari, atterrò la chiesa innalzata, e trasferissi in un sito nella parrocchia di S. Samuele, ove sorgeva un antico oratorio dedicato a S. Susanna. Colà stava per erigere una nuova chiesa, quando, mutato consiglio, stabilì la sua dimora nel palazzo dei patriarchi di Grado a San Silvestro. Poscia, insorti alcuni litigi, ritornò a S. Maria Gloriosa dei Frari e, fatti nuovi accordi coi padri Minori, rialzò nel 1489 la chiesa in onore di San Rocco, e traslatovvi il corpo del Santo. Tre anni dopo costrusse la prima scuola, che in seguito ampliò e ristaurò. Essa sussiste ancora col nome di "Ragionateria Vecchia", o "Vecchia Scuola". Circa poi il 1516, giunti i devoti confratelli al numero di 500, vollero erigere un più ampio e magnifico edificio per le loro adunanze ...
La fabbrica ebbe compimento nel 1549, e costò 47.000 ducati d'oro. La confraternita di S. Rocco contava nel passato secolo circa 60.000 ducati di rendite, buona parte dei quali erogava a sollievo dei poveri. In premio di tali beneficenze, il Pontefice Pio VI nel 1789 innalzolla sopra le altre, concedendole, con molte spirituali prerogative, il titolo di Arciconfraternita. Nella generale soppressione del 1806, per cui non si lasciarono sussistere che le fraternite del SS. Sacramento, l'arciconfraternita di S. Rocco fu l'unica rispettata. Il demanio avocò le sue rendite, ma vi sostituì un conveniente assegno pell'uffiziatura della chiesa. Questo sodalizio tuttodì fiorisce, e conta molti confratelli specialmente nel ceto dei mercadanti.
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