Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...La chiesa abaziale di S. Maria della Misericordia, detta l'Abazia, s'innalzò nel 939 sopra un terreno erboso, chiamato Val Verde, o dal solo Cesare dei Giulii, detto Andreardo, o dalle famiglie Giulia e Moro insieme congiunte. In sulle prime si consegnò ad eremiti, e quindi a frati, probabilmente Agostiniani, che vi eressero accanto un convento, periti i quali nella peste del 1348, il priore, che solo era rimasto su, cedette prima di morire la sua dignità a Luca Moro. Questi ottenne nel 1369 che la sua famiglia dovesse possedere in perpetuo il giuspatronato della chiesa. La facciata della medesima fu rialzata nel secolo XVII sul disegno di Clemente Moli, a spese di Gasparo Moro filosofo insigne. L'interno però minacciava rovina, e ne fu preservato a merito del priore monsignor Pietro Pianton, che vi praticò radicali restauri. Questa chiesa nel 1868 andò chiusa, ma nel 1884 venne comperata dal patriarca di Venezia Domenico Agostini coll'intendimento di restituirla al culto divino.
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