Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... "Matteo Noris et fratelli q. s. Zan Donà" traslatarono in propria ditta il 30 marzo 1589 da quella di "M. Battista Morosini Proc.r" una "casa in San Cancian, in Biri, al Ponte de legno, pervenuta in lori in virtù d'istrumento de compreda, fatto nelli atti de s. Giacomo Chiodo nodaro veneto sotto il 3 marzo 1589". Troviamo che "Matteo Noris q. Zandonà" era "telariol alla Torre sotto il fontego dei Thodeschi". Egli è quel "Matteo Noris" da Bergamo che, insieme al fratello G. Battista, dopo ventisei anni di soggiorno nella nostra città, ebbe il privilegio di cittadinanza veneziana "de intus et extra" il 29 luglio 1581, e quegli pure che costrusse una tomba in chiesa dei Miracoli.
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