Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...Secondo un codice della Marciana ed il Dezan, presso queste strade, soggette un tempo alla parrocchia dei Ss. Ermagora e Fortunato, fabbricavansi gli "ormesini". ... Sotto il nome di "ormesini" comprendevansi certi drappi di seta provenuti in origine da Ormus città dell'Asia. Nota il Marin ("Storia Civile e Politica del Commercio dei Veneziani") che mentre erano proibitissimi in Venezia tutti i panni di seta forestieri, facevasi un'eccezione per le "canevazze" di Napoli, e gli "ormesini" di Firenze, forse perché, portando la moda un gran consumo di tali generi, non bastavano le fabbriche veneziane a soddisfare le ricerche.
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