Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... Non si sa precisamente l'anno della fondazione della chiesa e del monastero di S. Caterina. Primi abitatori di esso sembrano essere stati alcuni religiosi Agostiniani, detti della Penitenza di Gesù, ed anche Sacchiti, o Sacchini, per la loro veste simile ad un sacco. Soppresso quest'ordine nel 1274, Giovanni Bianco, veneto mercadante, acquistò il locale nel 1288, e ne fece dono nel 1289 a Bortolotta Giustinian, che lo destinò ad uso di monache Agostiniane, sotto il vecchio titolo di S. Caterina dei Sacchi. Bortolotta era figlia del celebre Nicolò Giustiniani, già monaco in S. Nicolò del Lido, uscito dal chiostro col permesso del papa, ed unitosi ad Anna Michiel per dar successione al proprio casato. Nel 1807 le monache di S. Caterina vennero concentrate con quelle di S. Alvise, e nel loro monastero si collocò il Liceo Convitto, ora chiamato Marco Foscarini [Oggi esiste ancora]. La chiesa divenne allora, come lo è tuttavia, oratorio sacramentale dello stabilimento. Essa nel giorno della Santa titolare era visitata dal principe, e dalla Signoria perché in quel giorno, per mozione del doge Pietro Gradenigo (an. 1307), si celebrava la così detta "Festa dei Dotti", e schiudevansi i luoghi di pubblico insegnamento (25 novembre).
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