Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... Vuolsi che la chiesa di S. Fosca sorgesse nell'873 per opera di Crasso Fazio, vescovo d'Olivolo, ma è più probabile che, da Sàbatra trasportato a Torcello nel secolo X il corpo di S. Fosca, si estendesse anche a Venezia il culto di questa Santa, e che le si fabbricasse l'anzidetta chiesa. Essa nel 1297 fu ristaurata e trecento ottantadue anni dopo, cioè nel 1679, rifabbricata. Nel 1733 decorossi di nuovo prospetto a merito di Filippo Donà, ... Finalmente nel 1741, a spese del medesimo Donà, se ne rifece il soffitto crollato a terra il 24 giugno di quello anno dopo l'ultima messa, al qual fatto allude l'iscrizione: "Ad majorem Dei gloriam. MDCCXLI". Questa chiesa, che da parrocchiale divenne nel 1810 sussidiaria di quella dei SS. Ermagora e Fortunato ("vulgo S. Marcuola"), ebbe nel 1847 ristauri, ed abbellimenti novelli.
Giù del "Ponte di S. Fosca", il 5 ottobre 1607, sull'imbrunire, fu colto da cinque ignoti assassini, e gravemente ferito il celebre fra' Paolo Sarpi. Essendo egli incorso nell'odio della corte Romana per difendere la Repubblica, della quale era teologo consultore, sospettossi che dal nunzio pontificio fossero stati pagati gli assassini.
In campo S.ta Fosca c'è il monumento a Paolo Sarpi
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