Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...Vuole il Negri ("Soggiorno in Venezia di Edmondo Lundy") che "panada" sia corruzione d'"impannata", specie di panno assai grosso, solito, come egli suppone, a lavorarsi in questi contorni, ed usitato dagli antichi onde coprire per di fuori le finestre. A noi sembra piuttosto che provenga la denominazione da una famiglia Panada, trovandosi un "Angelo Panada Trentino q. Giovanni da S. M. Nova", che, al proprio testamento fatto nel 1631 in Valle di Leder aggiunse in Venezia due codicilli nel 1632, in atti Pietro Bracchi. |