Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... È così detto questo Ponte perché chi ne sale i gradini andando verso la chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, scorge tosto la statua equestre eretta in onore di Bartolammeo Colleoni bergamasco. Fu questi per 21 anno generale dei Veneziani, e venuto a morte (an. 1475) nel suo castello di Malpaga, lasciò erede di gran parte delle sue sostanze la Repubblica col patto che gli fosse innalzato un monumento in "Piazza S. Marco". Ma essendo ciò proibito dagli statuti, si pensò d'innalzarglielo nel luogo in cui ora si ammira, cioè in "Campo dei SS. Giovanni e Paolo" ... Il suddetto monumento venne modellato da Andrea Verrocchio fiorentino, il quale nel 1488 supplicò il Senato nel suo testamento a permettere che Lorenzo di Credi suo discepolo conducesse a fine il lavoro. Il Senato, per lo contrario, affidò la fusione del colosso ad Alessandro Leopardi, che lo scoperse al pubblico il 21 marzo 1496 ... |