Per avere il ponte intitolato al suo nome, il chirurgo Angelo Minich (1817-1893), primario del'ospedade di S.ti Giovanni e Paolo, nel suo testamento del 25 settembre 1893, scrisse: "lascio al Comune di Venezia trentamila lire affinchè siano istituti gli orologi elettrici nella città di Venezia per commodo ed utilità dei cittadini"
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