Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...i commissarii aggiunsero all'ospizio una chiesa dedicata alla Presentazione di M. V. e nel 1484 vi fabbricarono in mezzo un sepolcro ad imitazione di quello esistente in Gerusalemme. Poscia, con istrumento 13 Aprile 1493, concessero in perpetuo il locale alle terziarie, che nel 1500 furono facoltizzate ad ingrandirlo coll'esenzione dall'obbligo di continuare a dar ricetto a pellegrine. A tale scopo comperarono alcuni stabili attigui, fra cui il palazzo Molin "dalle due Torri", già abitazione di Francesco Petrarca, e fecero sorgere in breve vasto convento, del quale conservasi tuttora la bella porta, architettata dal Vittoria, a spese di Tommaso Rangone, medico e filologo ravennate. ... l "Ponte del Sepolcro" era detto anticamente "della Pietà", oppure di "ca' Navager", perché da una parte prossimo all'ospizio della Pietà, e dall'altra al palazzo che, come si vede dallo stemma sculto sopra il pozzo della corte interna, e dagli Estimi, apparteneva alla patrizia famiglia Navagero.
|