Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ... Un anno dopo il teatro di S. Angelo, cioè nel 1677, venne eretto quello di S. Gio. Grisostomo dalla famiglia Grimani. Esso era il più ampio ed armonioso che qui si conoscesse, ed il più ricco d'intagli, cornici, e dorature. Nel 1678 vi si rappresentò la prima opera, avente per titolo il «Vespasiano», poesia del Corradi, musica del Pallavicino. Questo teatro rimase in riputazione per maestri di musica, e cantanti insigni fino al 1747, ma poscia si dischiuse quasi sempre alle produzioni drammatiche. Nel 1834 fu riedificato dalla famiglia Gallo, divenutane proprietaria, sul disegno di Giuseppe Salvadori, coi loggioni comuni, oltre i palchetti separati, e coi finestroni all'intorno acciocché potesse servire anche di giorno, laonde gli venne il nome di «Emeronittio». Assunse poi l'altro di «Malibran» per riconoscenza dei Gallo, a cui questa rinomata cantante donò il provento di due spettacoli. [Attualmente il Teatro Malibran, dopo anni di abbandono, è ritornato in attività].
Il teatro di S. Giovanni Grisostomo sorge sull'area dell'antico palazzo di Marco Polo, la quale circostanza viene rammemorata da due iscrizioni, l'una latina posta in «Calle della Chiesa», e l'altra italiana, e più recente, posta di fronte al «Ponte del Teatro». Questo ponte venne per la prima volta eretto in legno nel 1834, e poscia rifatto in ferro nel 1860 [nel 1912 è stato rifatto in pietra]. |