Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887):...Dopo le vittorie d'Orcano, Amurat I, e Bajazette, molti Greci trasmigrarono fra il 1400 ed il 1437 a Venezia, ove si permise che celebrassero i sacri uffizii ora in questa, ed ora in quella chiesa della città. Altri profughi giunsero fra noi nel 1453 dopo la conquista di Costantinopoli, fatta da Maometto II, ed allora si ordinò che i Greci tutti dovessero uffiziare la cappella di S. Orsola presso il tempio dei SS. Giovanni e Paolo, e poscia la chiesa di San Biagio. Nel 1526 gl'individui della suddetta nazione comperarono uno spazio di terreno, situato in parrocchia di S. Antonino, e quindi eressero un tempio a S. Giorgio martire, incominciato nel 1539, e compiuto nel 1573, quantunque avesse avuto consecrazione fino dal 1564, come ricorda l'iscrizione esterna sulla porta....
Al «Ponte dei Greci» sorge il palazzo Zorzi, ora Liassidi, che il Sansovino nella sua «Venetia» dice ricco di «diverse bellezze di ritratti, et figure di marmo e di stucco d'Alessandro Vittoria». In esso pure havvi una pregevole «vera» di pozzo del secolo XV.
Presso questo ponte, la sera del 22 gennaio 1586 M. V. venne ferito a morte, mentre ritornava dalla visita d'un ammalato, il celebre medico e filosofo G. B. Peranda. |