Scrive Tassini in "Curiosità veneziane" (1887): ...La Tana, costrutta nel 1303, ovvero 1304, e rinnovata nel 1579 dall'architetto Da Ponte, oltreché officina dell'Arsenale, era emporio del canape di pubblica e privata appartenenza. Qui, fatta scelta del migliore, si allestivano le gomene, e le altre grosse funi pel servizio dei navigli da guerra e di commercio, né era permesso di formarle altrove, specialmente quando avessero superato una determinata grossezza. Questa sala chiamossi Tana, secondo il Gallicciolli, dal nome d'una palude che si asciugò per formarla, ma, secondo l'Algarotti, da Tana città situata alle sponde del fiume Tanai, ora Don, donde il canape traevasi dai Veneziani, e dove fino dal 1281 possedevano vastissimi fondachi, ed altri stabilimenti mercantili, che soggiacquero poscia a distruzione ed incendii nel 1410. |